Il fiore all'occhiello rimarrà il "Maquillage per la Signora
Isotta" Il Giornale di Brescia del 6 febbraio 1988 riporta
nell'articolo:Gardone Riviera
E' tornata al Vittoriale degli italiani dopo nove mesi di
soggiorno in una carrozzeria romana tutta lustra e fiammante come
quando, nel '29, uscì dalla fabbrica. E' la Torpedo Isotta
Fraschini di D'Annunzio, uno dei cinque esemplari del modello 8-A
che ancora si conservino in Italia (sono una sessantina in tutto il
mondo) sui 1740 prodotti tra il '28 ed i primi mesi del '30.
Artefice del restauro, oltre alla Fondazione del Vittoriale, un
mecenate romano, l'Ing. Fernando Venturi, profondo appassionato di
auto d'epoca.
E' stato l'Ing. Venturi che si e' messo in movimento per tutta
l'Italia e perfino in alcuni Paesi europei per trovare i pezzi
necessari al restauro dell'Isotta Fraschini. E' stato ancora lui a
prendere accordi con la Tecnicar di Franco Marinucci specializzata
in questi delicati interventi.
Un intervento sicuramente certosino, reso difficile dalle
condizioni in cui si trovava l'automobile del Vate.
L'opera di ricostruzione ha riguardato le lamiere della
carrozzeria, le strutture in legno, i mogani e la tappezzeria degli
interni, le cromature.
Ad un restauro meno radicale è stata sottoposta anche l'altra vettura dannunziana, la Fiat Tipo 4 a bordo della quale il poeta guidò la marcia di Ronchi a Fiume nella notte tra l'11 e il 12 settembre 1919.
L'intervento di recupero delle due auto del poeta rientrano nel
quadro di una serie di opere di restauro ed esposte nelle
manifestazioni di commemorazione del cinquantesimo della
morte.
Interventi di restauro altrettanto importanti hanno preceduto e si
sono susseguiti alla "Signora Isotta" e sarebbe irriguardoso per
lei elencarli.